Giacomo Leopardi - Alla luna (analisi, parafrasi)"Alla luna", il cui titolo originario era "La ricordanza", fu scritta probabilmente nel giungo del 1819 quasi in contemporanea a "L'Infinito". Ambedue le poesie hanno come tema di fondo il ricordare, che per Leopardi è sempre piacevole; Ne "L'Infinito" Leopardi contemplava l'infinito, mentre ne "Alla luna", rievoca e ricorda le cose passate, anche se tristi, e il ricordo stesso fa risorgere e rinforza il dolore passato e la causa del dolore.
O graziosa luna, io mi rammento che, or volge l'anno, sovra questo colle io venia pien d'angoscia a rimirarti: e tu pendevi allor su quella selva siccome or fai, che tutta la rischiari. 5 Ma nebuloso e tremulo dal pianto che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci il tuo volto apparia, che travagliosa era mia vita: ed è, né cangia stile, o mia diletta luna. E pur mi giova 10 la ricordanza, e il noverar l'etate del mio dolore. Oh come grato occorre nel tempo giovanil, quando ancor lungo la speme e breve ha la memoria il corso, il rimembrar delle passate cose, 15 ancor che triste, e che l'affanno duri! Parafrasi e costruzione diretta della poesia "Alla Luna"
O graziosa luna, io mi ricordo
che un anno fa, io, pieno di angoscia,
venivo su questo colle per contemplarti:
e tu eri sospesa sopra quella boscaglia,
come fai ancor oggi, tanto che la rischiari tutta.
Ma il tuo volto appariva velato e annebbiato
ai miei occhi a causa del pianto che mi sorgeva
nelle ciglia, perché la mia vita era tormentata:
e rimane tormentata, né cambia tenore,
o mia diletta luna. Eppure il ricordare e
il contare il tempo del mio dolore
mi fa piacere. Oh il ricordare delle cose passate,
anche se tristi e benché il dolore, che ancora perdura,
mi sopraggiunge gradito, nel tempo giovanile,
quando la speranza ha un corso ancora lungo, e quando la memoria ha un tempo breve.
(cioè quando l'esistenza è ancora piena di speranze
e non ha che pochi ricordi dolorosi. Ugo Dotti - Da Giacomo Leopardi – I Canti)
Il tema della poesia "Alla Luna"
Il tema della poesia è la contemplazione della luna che diventa l'amica confidente del poeta, a cui
Leopardi confida il suo disperato dolore quotidiano, che si rinnova di anno in anno, come accenna il
poeta stesso nel secondo verso “or volge l'anno”, che molto probabilmente si riferisce al suo ventunesimo compleanno.
Il messaggio della poesia
Il messaggio della poesia è il ricordare che rimane sempre piacevole perché testimonia della vita
passata che, per quanto triste e dolorosa, rimane l'unico dono per ognuno; questa verità fondamentale valeva anche per Leopardi il quale era cosciente quotidianamente del suo stato di infelicità.
La tesi della poesia
La tesi della poesia è molto forte perché, a differenza degli altri uomini che cercano di dimenticare
il triste passato, Leopardi afferma che la facoltà mentale di ricordare il passato, anche se triste, gli è
piacevole e gradita così come ne “L'Infinito” gli era gradita la facoltà di immaginare
indipendentemente dal contenuto della contemplazione e della rievocazione. Ne “L'Infinito” il piacere dell'immaginazione faceva vedere a Leopardi certe immagini mentali piacevoli e allo stesso
modo, ne “Alla Luna” a Leopardi il piacere di ricordare e il ricordo del passato diventano piacevoli
e graditi.
Analisi della forma della poesia "Alla Luna"
Il genere della poesia Il genere della poesia è lirico perché esprime i sentimenti e la Weltanschauung di Leopardi.
La poesia è composta da sedici endecasillabi sciolti.
Il linguaggio della poesia La poesia è formata da un linguaggio altamente letterario e poetico perché composta da moltissime
figure retoriche e da molte parole di origine latina.
Le figure retoriche della poesia sono: sintagmi vaghi ed indefiniti, allitterazioni ed enjambements.
La lexis della poesia è chiara ed originale.
Il tono emotivo Il tono emotivo della poesia è negativo perché sorge dal ricordo doloroso del passato del poeta ma è
mitigato dalla piacevolezza della facoltà di rievocare il passato.
La bellezza della poesia La bellezza della poesia "Alla Luna" è dovuta alla lexis e al linguaggio poetico, ma soprattutto al
coraggio del poeta di sopportare stoicamente il passato e il dolore del passato; Leopardi, grazie alla
sua potente immaginazione e alla sua grande ispirazione poetica, riesce a mitigare il ricordo triste
del passato e a trasformarlo in una piacevole testimonianza della poesia del presente.
La luna diventa la testimone oculare del suo dolore ma, qualche anno dopo, anch'essa sarà guardata negativamente dal poeta quando, insieme a tutta la natura, perderà il suo fascino particolare e quindi non sarà più la sua amica confidente.
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