VIII. [L’autore]


L’oracolo di Apollo

Cosa sia per noi più utile, dillo, (ti) prego, Febo,
che abiti Delfi e lo splendido Parnaso.
Subito  si drizzano le chiome della vergine sacra,
si muovono i tripodi, muggisce Religione nei penetrali,
tremono gli allori e lo stesso giorno impallidisce.
Colpita dalla divinità pizia apre le voci:
”Udite, popoli, i moniti del dio di delo:
onorate la fede, rendete voti ai celesti;
difendete con le armi patria, genitori, figli,
caste coniugi, cacciate col ferro il nemico;
doccorrte gli amici, risparmiate i miseri;
favorite i buoni, andate contro i subdoli;
vendicate i delitti, catturate gli empi,
punite quelli che violano i letti con sacrilego stupro;
guardatevi dai malvagi, non fidatevi troppo di nessuno.”
Dette queste cose, cadde la vergine invasata;
invasata davvero, infatti quello che disse, lo disperse.