VI. L’aquila e la cornacchia


Contro i potenti nessuno è sufficientemente munito;
se però si sarà aggiunto un malefico consigliere,
forza e malvagità assediano ogni cosa, atterra.

L’aquila alzò in alto una testuggine:
ma avendo essa nascosto il corpo nella casa di corno,
e non potendo in nessun modo, protetta, esser colpita,
giunse per l’aria una cornacchia e volando vicino:
”Certamente con gli artigli afferrasti una ricca preda;
ma, se non ti avrò mostrato cosa tu devi fare,
invano ti stancherà col grosso peso.”
Promessa una parte convince sopra uno scoglio
dalle alte stelle a sbattere la dura corteccia,
dove sbriciolatasi sia magiata facilmente come cibo.
L’aquila spinta dagli astuti consigli obbedì,
ed insieme divise il banchetto generosamente per la maestra.
Così colei che per dono di Natura era stata sicura,
impari a due, morì di triste morte.