X. ll poeta sul credere e non credere


E’ pericoloso credere e non credere.
Darò brevemente un esempio di entrambe le cose.
Ippolito morì, perché si credette alla matrigna;
perché non si credette a Cassandra, croolò Ilio.
Perciò bisogna esplorare molto la verità, prima che
stoltamente una brutta sentenza giudichi.
Ma, per non innalzare la favolosa antichità,
ti narrerò ciò che avvenne nella mia epoca.
Un marito amando la moglie,
ed ormai preparava la pura toga per il figlio,
fu chiamato a parte in segreto da un suo liberto,
che sperava di esser ponto ad esser prossimo erede.
E lui, dopo aver mentito molto sul figlio
e parecchie cose sui vizi della casta moglie,
aggiunse, ciò che sentiva che avrebbe soprattutto
fatto dispiacere a chi ama, che un adultero andava e veniva
e che la fama della casa era guastata da grave vergogna.
Acceso egli dalla falsa accusa della moglie
simulò un viaggio in fattoria, di nascosto si fermò
in città; poi di notte improvvisamente spinde la porta;
dirigendosi direttamente alla camera della moglie,
in cui la madre aveva ordinato che il figlio dormisse,
osservando piuttosto scrupolosamente l’età adulta.
Mentre cercano il lume, mentre accorrono la servitù,
non trattenendo l’impeto dell’ira furiosa
va verso il letto, cerca nelle tenebre la testa.
Come lo sente rasata, con la spada trapassa il petto,
non guardando nulla pur di vendicare il dolore.
Portata la lucerna, vide il figlio insieme
e la santa moglie che dormiva vicino a lui,
che assopitasi nel primo sonno nulla aveva sentito,
eseguì contro di sé la pena del delitto
e si buttò sul ferro che la credulità aveva impugnato.
Gli accusatori interrogarono la donna,
la portarono a Roma dai centumviri.
Un maligno sospetto opprime l’innocente,
per il fatto di possedere i beni. Gli avvocati insistettero con forza difendendo la causa della donna innocente.
Al disino Augusto poi i giudici chiesero
che aiutasse la lealtà del giuramento,
poiché la difficoltà dell’accusa li aveva confusi.
E lui dopo che dissipò le tenebre della calunnia
e trovò la sicura fonte della verità,
”Paghi, disse, il fio il liberto causa del male;
infatti credo che priva del figlio privata del marito
sia piuttosto da compiangere che da condannare.
Che se il capo famiglia avesse analizzato le accuse
presentate, se avesse esaminato sottilmente
la menzogna, non avrebbe stravolto
dalle radici una casa con un tragico delitto.”
Nulla l’orecchio disprezzi, ma non creda tuttavia subito,
a volte sbagliano anche quelli che non penseresti affatto,
e quelli che non sbagliano sono assediati dalle frodi.
Questo può ammonire anche i semplici,
perché non valutino con l’idea di un altro.
Ambizione dei mortali infatti dividendo
o si appoggia al favore o al proprio odio.
Sara conosciuto quello che per mezzo di te tu avrai conosciuto. Mi son dilungato con più cose su queste per
questo, poiché offendiamo alcuni con la troppa brecità.