III. Il calvo e la mosca


La mosca morse la testa nuda di un calvo,
che tentando di ucciderla si diede un forte schiaffo.
Allora essa ridendo: “Hai voluto vendicare con la morte
la puntura d’un volatile piccino; che fai per te,
che all’offesa hai aggiunto la beffa?”
Rispose: “Con me facilmente ritorno in amicizia,
perché so che non ci fu idea di danneggiare.
Ma te, malvagio essere di una razza disprezzata,
che ti compiaci a bere sangue umano,
vorrei ucciderti anche con maggior danno.”
Con questa testimonianza è bene che sia dato perdono
a chi sbaglia per caso. Ma chi è nocivo per decisione
giudico che quello sia degno di qualsiasi pena.