Il clima dell'immediato dopoguerra


Dopo la fine della seconda guerra mondiale, l'Italia si trovava in condizioni assai gravi. Sul piano morale e politico era necessario, dopo il crollo del fascismo, dare nuovi ordinamenti democratici e istituzionali, avviando una vera e propria rinascita nazionale; sul piano economico la situazione era disastrosa: vie di comunicazione danneggiate, città devastate dai bombardamenti, produzione industriale dimezzata rispetto all'anteguerra, impianti arretrati, disoccupazione, miseria e fame, soprattutto nel Mezzogiorno, inflazione.
La ricostruzione si avviò in un clima di collaborazione delle forze politiche che avevano combattuto il fascismo.

La ricostruzione economica venne sostenuta attraverso il Piano Marshall, varato dagli USA nel 1947, con lo scopo di favorire la ripresa dei paesi europei devastati e impoveriti dalla guerra sul piano economico, e la loro integrazione nel blocco occidentale egemonizzato dagli USA, sul piano politico. Vennero concessi fondi a interessi zero o bassissimi per finanziare l'acquisto di macchinari, attrezzature, materie prime dagli USA o da altri paesi. L'Italia ricevette oltre 1,5 miliardi di dollari.