Aristotele: Il cuore, centro dell'organismo

Meno felici i risultati cui dà luogo un altro dei principi della biologia aristotelica, quello secondo cui nell'organismo deve esservi un solo "principio". Esso risponde all' esigenza di semplificare in modo rigoroso il modello anatomo-fisiologico dell'organismo animale, ed ha il pregio di consentire ad Aristotele di individuare definitivamente nel cuore il centro delle vene e del sangue. Tuttavia l'esigenza di unificazione viene spinta troppo oltre: il cuore, centro del sangue e dunque delle funzioni vitali della nutrizione e dell'accrescimento, deve essere secondo Aristotele anche il centro delle funzioni psico-fisiche, in particolare della percezione, la caratteristica fondamentale dell'animale. Il cervello che già con Alcmeone e Ippocrate era stato riconosciuto come il centro della vita psichica, viene declassato così a mero organo di raffreddamento dell'organismo, al pari dei polmoni. La tesi cardiocentrica di Aristotele ebbe naturalmente un pesante influsso negativo su tutta la fisiologia antica, almeno fino a Galeno.