Robert Owen

Robert Owen (1771-1858) culla il sogno d'una società comunista. Egli invero sostiene che la sua «sistemazione della società» «si fonda su fatti dimostrabili»; ma tale affermazione non toglie né attenua il carattere utopico del suo «sistema del tutto nuovo per riformare l'uomo e costituire la società su nuove basi». Basterà, per rendersene conto, leggere la Prefazione alla Parte Prima del suo Il libro del nuovo mondo morale:



S'avvicina il tempo in cui, nel progredire della natura, lo spirito malvagio del mondo, generato dall'ignoranza e dall'egoismo, cesserà di esistere, e sorgerà un altro spirito, originato dai fatti e dall'esperienza, che darà nuovi indirizzi a tutti i pensieri, sentimenti e azioni umane e che creerà un nuovo carattere saggio e benevolo per la razza umana. verrà un Nuovo Mondo Morale, nel quale il male sarà noto soltanto per il ricordo, che di esso rimarrà, delle passate sofferenze dell'umanità; un Nuovo Mondo Morale nel quale soltanto la verità reggerà tutti gli affari degli uomini e nel quale il sapere, non frenato dalla superstizione o dal pregiudizio, avanzerà sempre di piú; un mondo nel quale, per la prima volta, sarà resa giustizia alla natura umana, poiché tutti i sentimenti, tutte le facoltà o poteri esistenti in ogni bambino saranno migliorati fin dalla nascita ed educati anche da tutta l'intelligenza e la bontà dell'epoca. Con queste misure, tutte le circostanze esterne, che sono sotto il controllo dell'uomo, saranno riordinate cosí saggiamente da rendere efficaci e superiori tutti i pensieri, i sentimenti e le azioni della razza umana (Il libro del nuovo mondo morale)

E continua su questo tono anche nell'Introduzione:

In questo Nuovo Mondo gli abitanti raggiungeranno una condizione d'esistenza tale che uno spirito di carità e di affetto pervaderà l'intera razza umana; l'uomo vivrà una vita spirituale e felice fra una razza di esseri superiori. La conoscenza di se stesso e della natura, che otterrà in tal modo, lo indurrà e lo renderà capace, per il suo stesso interesse o per il desiderio di felicità, a formare questi ordinamenti esterni e superiori, che lo collocheranno in un paradiso terrestre. (Il libro del nuovo mondo morale)



Appunto, il suo è il sogno di un paradiso in terra, in cui non sussistano più contese tra gli individui come tra le nazioni, in cui siano banditi l'ignoranza, la superstizione e i cattivi costumi; in cui siano curate e promosse le scienze utili e le arti pratiche, «né esisteranno più i mali che ora sono causati dal desiderio... di ottenere una superiorità individuale nella ricchezza nei privilegi e negli onori», perché la ricchezza sarà superiore alle necessità e ai desideri, e quindi ognuno ne godrà per la giusta parte senza che possa neppure insorgere il bisogno della proprietà individuale. Owen analizza dettagliatamente le condizioni di vita di questo «paradiso terrestre». Non lo seguiremo ulteriormente. Ricorderemo però ch'egli ha tentato di attuare, sia in Inghilterra che in America, una comunità che incarnasse questo suo ideale di società in cui non ci fosse più religione né matrimonio, né famiglia, né proprietà, né doveri da osservare, né diritti da tutelare; una comunità che fosse autosufficiente con la semplice coltivazione del suolo realizzata con strumenti semplici, in modo da eliminare il conflitto, proprio della società industriale moderna, tra «macchinario morto» e «macchinario vivente»; una comunità in cui la scienza guidasse la vita economica e regolasse i rapporti sociali, e in cui coincidessero l'interesse individuale con quello pubblico.