Matematico di origine ungherese, figlio di un matematico di talento di nome
Farkas, imparò la matematica assai precocemente e all'età di tredici anni già
padroneggiava le tecniche dell'analisi. All'età di trenta scrisse un importante
lavoro sulla geometria non-euclidea, in appendice ad un trattato del padre. In
questo lavoro egli espose un nuovo tipo di geometria, in seguito detta
iperbolica, che rinunciava al postulato di Euclide sulle parallele; nella nuova
geometria data una retta ed un punto esterno ad essa esistono infinite rette
parallele alla retta data. La scoperta delle geometrie non-euclidee, fatta nello
stesso periodo anche da C.F.Gauss e N.I.Lobacevskij, rappresentò uno dei momenti
di maggior progresso in questo settore, poi culminato nella concezione più generale dovuta a G.F.B.Riemann.