Schema dell'età giolittiana (1903-1914)

1) Quale fu la caratteristica principale della politica di Giolitti?

La "Svolta liberale"--- lo Stato si pone in posizione di MEDIAZIONE e NEUTRALITA' tra le forze sociali.
Scopo  ---  inserire le forze di opposizione nel sistema tradizionale.

 2) Quali furono le linee della politica interna?

  1. decollo industriale (concentrazione nel triangolo Milano - Torino - Genova), grazie a:
    1. congiuntura internazionale favorevole ed agli investimenti di capitali stranieri;
    2. alleanza fra Stato, industria e finanza (regime di capitalismo monopolistico);
    3. sostegno del protezionismo e delle commesse di Stato.
  2. opere pubbliche e nazionalizzazione delle ferrovie;
  3. leggi sociali (tutela delle donne e dei fanciulli, assicurazione sul lavoro, pensioni, sanità);
  4. istruzione (obbligo scolastico fino a 12 anni, scuola primaria statale);
  5. riforma elettorale (1912): suffragio universale maschile, in rapporto all'alfabetizzazione e alla prestazione del servizio militare;
  6. questione meridionale:
    1. protezionismo e sgravi fiscali a favore dei ceti agrari;
    2. opere pubbliche (Bagnoli) che non compensano il sostanziale abbandono del sud - emigrazione.

 3) Quali erano le altre forze politiche e come interagivano con il governo?

  1. Partito socialista. Si alternano tre tendenze:
    1. revisionista (Bonomi)
    2. riformista (Turati)
    3. massimalista (Mussolini)

Giolitti mantiene i contatti coi moderati riformisti, ma non ottiene mai che entrino nel governo

  1. Cattolici.
    • posizione inizialmente intransigente di Pio IX (condanna del Modernismo e delle organizzazioni cattoliche-democratiche di R. Murri e L. Sturzo)
    • sospensione del "non expedit" nelle elezioni del 1909 (si consente l'elezione di deputati cattolici)
    • Patto Gentiloni per le elezioni del 1913: l'Unione del cattolici moderati vota i candidati liberali che si impegnano ad opporsi a leggi contrarie agli interessi cattolici (es. divorzio).
  1. Nazionalisti.  Si organizzano come movimento politico a Firenze nel 1910. Costituiscono l'opposizione, blandita dalla politica coloniale del governo.

 4) Quale fu la politica estera di Giolitti?

  1. parziale allargamento delle alleanze: "giri di valzer" con Francia e Inghilterra;
  2. guerra in Libia (concessione al capitale finanziario, già penetrato nel territorio). La Libia si rivelerà uno "scatolone di sabbia" e l'occupazione comporta alti costi per la resistenza della guerriglia locale.

 5) Come si conclude l'età giolittiana?

L'opposizione sfocia nei tumulti della "Settimana rossa" (giugno 1914), nei confronti dei quali il governo mette in atto dure repressioni (fine della neutralità).