Maria Antonietta regina di Francia

Regina di Francia (1774-1792), consorte di Luigi XVI.

Figlia più giovane dell'imperatore Francesco I e di Maria Teresa d'Austria, fu data in matrimonio (1770) al Delfino di Francia con il preciso intento di rinsaldare l'alleanza tra la Francia e gli Asburgo.

Fin dal principio Maria Antonietta suscitò scarsa simpatia presso i sudditi, in parte per il fatto di essere straniera, ma soprattutto per il suo carattere frivolo, la condotta leggera, la prodigalità (erroneamente ritenuta la causa prima dei dissesti finanziari del paese) e per l'ostinata intromissione nelle faccende private dell'aristocrazia.

Allo scoppio della Rivoluzione francese nel 1789, si schierò con la nobiltà più intransigente e reazionaria e spinse il marito a opporsi alle soluzioni di compromesso avanzate dai rivoluzionari più moderati, come Mirabeau e Lafayette; cercò, inoltre, di spingere i fratelli Giuseppe II e più tardi Leopoldo II a intervenire militarmente.

Quando nel 1791, con Luigi, tentò di fuggire da Parigi insieme all'unico figlio sopravvissuto, fu catturata e imprigionata.

Dopo la proclamazione della Repubblica (1792), fu processata (1793) dal tribunale rivoluzionario, condannata a morte e ghigliottinata (16 ottobre).

Dopo il sommario processo, alle ore 12 in Piazza della Rivoluzione (in seguito  Piazza della Concordia) Maria Antonietta tra due ali di folla - ovviamente dileggiata lungo tutto il percorso - arriva sopra  una sgangherata carretta fin sotto il patibolo. Ha le mani legate e vogliono aiutarla  a salire le scale, ma rifiuta con un regale cenno, e da sola sale i gradini con un passo leggero simile a quelli dei balli di Versailles, giunta sul palco si volta e guarda immobile e in silenzio e senza nessuna emozione le migliaia di "spettatori", poi si gira e si abbandona serena al carnefice, come dire "ora faccia il suo dovere, io sono pronta".

Alle 12,15, in un agghiacciante silenzio, la lama della ghigliottina nel suo inconfondibile secco suono fa rotolare la sua testa nel "paniere" della Francia, che si sta ormai nutrendo di questi "spettacoli".

  Dopo di lei salgono sul patibolo 177 aristocratici dichiarati  traditori e nemici della Repubblica; ma a Nantes i giustiziati saranno molto di più: circa 3000.  Mentre a  Lione  che già a maggio si era ribellata ai Montagnardi,  viene assediata,  il 12 capitola  e dalla Convenzione parte un terribile ordine "radere al suolo Lione e sterminare tutta la popolazione che si è messa contro la Repubblica". (vedi la pagina inerente - "Lione città ribelle".

L'ordine della totale distruzione non viene eseguito, ma 1700 persone salgono sul patibolo, compreso anche il carnefice e il suo aiutante che prima avevano offerto i loro "servizi" ai "nuovi" dominatori, ora diventati "nuovi" carnefici.