La costruzione dello Stato totalitario tedesco

Come ha fatto Hitler ha guadagnare così tanto consenso nel giro di soli due anni? Per prima cosa egli presentava un programma di enorme forza ed energia, nonché innovativo. Nell'opera Mein Kampf, egli parla di una lotta cosmica e di una missione universale del popolo tedesco: quella di promuovere un'umanità superiore, di eliminare i popoli inferiori, deboli e impuri. Hitler, infatti, occupandosi di eugenetica, la scienza che studia il miglioramento della razza umana, dichiara quella ariana come la migliore in Europa. Inoltre la NSDAP si faceva portavoce del sentimento di risentimento della popolazione tedesca nei confronti della Francia sia in seguito alla bruciante sconfitta della I guerra mondiale, sia all'imposizione del pagamento dei danni causati dalla guerra in Europa. Questo sentimento veniva tradotto in un imperialismo aggressivo volto alla conquista dell'est europeo: Hitler infatti credeva che ogni nazione avesse diritto ad un proprio spazio vitale e che quello della Germania dovesse essere ampliato, poiché molta persone di lingua tedesca si trovavano fuori dai confini dello Stato e soprattutto in Austria, Polonia e negli altri Paesi dell'est.
La NSDAP proponeva anche ai tedeschi l'ideale della "volksgemeinschaft", ovvero della comunità di popolo, una società unita dal vincolo della nazione, della storia, della lingua che non abbia nessun conflitto al suo interno ma che sia unita verso fini comuni; nell'ottica della ricerca di questa compattezza, il partito nazista individua anche un nemico, responsabile delle crisi subite finora, interno alla patria e quindi da espellere: i marxisti, i finanzieri e gli ebrei. Hitler rappresenta una novità nel panorama politico dell'epoca e il suo partito riesce ad ottenere un gran numero di voti anche perché ormai un vasto numero di elettori non si fida più dei partiti tradizionali, che si erano dimostrati inetti nei confronti della crisi.
Il primo governo presieduto da Hitler è un governo di coalizione, ma il suo scopo è quello di accentrare il potere nelle sue mani con una rivoluzione ammantata di legalità. Per prima cosa inizia a sospendere gli articoli della Costituzione a favore dei diritti dei cittadini, per dare al governo la possibilità di vietare ogni libertà di stampa, di opinione e di associazione. Inoltre crea un corpo di polizia ausiliaria formato da SA e SS, corpi paramilitari alle dipendenze dei nazisti, per il quale è legittimo compiere ogni atto di violenza. In questo modo la legalità nazista ha modo di rivelarsi per ciò che è realmente: violenza, sopraffazione e terrore.
Il 27 febbraio '33 scoppia un incendio al Reichstag, la sede del Parlamento: sono accusati i comunisti che con l'incendio vogliono avviare la rivoluzione. Questo episodio dà il via ad una furibonda repressione dell'opposizione con arresti di massa e assassinii. Nello stesso anno continua la politica sui due fronti (quello del consenso e quello della violenza) del nazismo: da una parte al governo vengono attribuiti pieni poteri per il bene dello Stato, viene creato il Ministero per l'Istruzione Popolare e la Propaganda (affidato a Goebbels), sono organizzate parate e manifestazioni; dall'altro, le SS e le SA continuano con assassinii, pestaggi, arresti e deportazioni di Ebrei (è proprio l'8 marzo che è realizzato il primo campo di concentramento a Dachau). Entro la fine del '33 sono eliminati tutti i partiti eccetto quello nazista, che può così presentarsi da solo alle successive elezioni. Inoltre vengono anche eliminati tutti i capi dei corpi paramilitari (in particolare quelli delle SA, perché sotto il controllo di Rhom e non di Hitler) che non avevano dimostrato una piena fedeltà nei confronti del cancelliere. Nel '34 il Presidente Hindemburg muore. La carica è assunta Hitler che vede concentrati nelle sue mani tutti i poteri dello Stato, compreso l'esercito.
Il fuhrer può cominciare la deportazione e l'eliminazione di altri nemici della razza come disabili, portatori di handicap, omosessuali, zingari e nel 1935 sono proclamate le leggi di Norimberga, leggi che privano gli ebrei di ogni cittadinanza e ogni diritto da essa derivante. Con le sempre più numerose deportazioni di ebrei, il regime si vede obbligato alla costruzione di altri campi di concentramento sia per i lavori forzati, sia per lo sterminio di massa dei prigionieri; e proprio i lager rappresentano il prototipo della società totalitaria, spersonalizzata ed eterodiretta, i cui componenti sono suddivisi in una rigida gerarchia e obbediscono alla volontà dei detentori del potere e della forza.
Il regime comunque alterna costantemente misure repressive e atti destinati a suscitare forti sentimenti di partecipazione alla futura potente comunità spirituale tedesca. La pressione sull'opinione pubblica è ben applicata da Goebbles, che suddivide il ministero in dette sezioni: propaganda, radio, stampa, cinema, teatro, musica e arti figurative. Naturalmente tutto deve tendere all esaltazione del regime ed è dichiarata guerra aperta agli intellettuali non allineati. Anche il nazismo, come tutti i totalitarismi, riserva grande importanza all'educazione e all'istruzione dei giovani; la Hitler-Jugend è un'organizzazione che ha proprio lo scopo di inquadrare e formare i futuri, perfetti esponenti della specie umana superiore, utilizzando un'attenta sorveglianza sulla scuola: il giovane dovrà sviluppare un forte spirito di corpo e una solidarietà che eliminerà ogni differenza di censo e renderà possibile la più completa identità collettiva nella comunità dei camerati.
Per quanto riguarda infine la politica economica del, il nazismo subordina l'economia alla politica; in questo modo gli obiettivi, i tempi e i modi della produzione sono dettati unicamente in vista dell'assoluto dominio del regime sul mondo, dominio assicurato al Reich dalla vittoria in guerra. Sempre nell'ottica dell'estrema aggressività del nazismo, viene promossa una politica di riarmo, per cui si ha un forte sviluppo del settore bellico che può così assorbire parte dei disoccupati, aumentati di molto in seguito alle crisi del decennio precedente. Inoltre il regime investe moltissimi marchi in opere pubbliche come canali e in particolare vie di comunicazione come strade e autostrade, utili sia per dare lavoro a molte persone, sia per agevolare gli spostamenti interni dell'esercito.