Gli Anticorpi Bookmark and Share


Gli anticorpi sono delle globuline(perché hanno struttura globulare), una frazione delle proteine del siero.

Sono formati da 4 catene, 2 leggere e 2 pesanti, legate tra loro con legami di bisolfuro. La forma è quella di una grande Y , alle estremità dei due bracci superiori ci sono delle particolari “regioni” dette variebili, mentre il resto della Y è composto dalle regioni costanti, in quella variabile si lega l’antigene e sono diverse tra i vari anticorpi, mentre quella costante attiva il complemento.

Sono di classi: G - M - A - D – E

Hanno caratteristiche di funzione diverse tra loro, struttura:

  1. Primaria: sequenza di aminoacidi

  2. Secondaria: ad elica o pieghettata

  3. Terziaria: è ripiegata nello spazio

  4. Quaternaria: formato da 4 catene polipeptidiche

L’amminoacido è formato da due catene:

2 catene leggere + corte, di due tipi : 

2 catene pesanti + lunghe, di cinque tipi: (A)(M)(E)(D) (G)

Si differenziano perché possono avere una polimerizzazione diversa. Le + lunghe hanno il doppio circa di aminoacidi delle corte.

Per Ig si intendono le immnuo globuline.

  • IgG: sono monomeri , sono le seconde prodotte dopo 8/10 giorni dall’introduzione dell’antigene, sono le più prodotte infatti sono 80% importanti per la neutralizzazione delle tossime bateriche e nella facilitazione della fagocitosi, attivando il complemento in via classica, sono situate nei liquidi interni e possono attraversare la placenta dando l’immunità naturale passiva.

  • IgM: sono le prime prodotte, attivano il complemento per via classica sono quelle con il peso molecolare maggiore poiché sono costituite da 5 unità legate assieme da un polipeptide addizionale, sono presenti nel 5-10%, dal feto sono prodotte al 6°mese si trovano in gran parte del flusso sanguigno, sono efficaci come prima difesa in caso di batteremia.

  • IgA: sono presenti negli anticorpi per il 10% perché sono le immnuno globuline delle mucose, posso essere dimeri o trimeri, il monomero si trova soprattutto nel siero, il dimero e il trimero nelle secrezioni, sono prodotte dalle plasmacellule a livello delle sotto mucose di vari apparati (resp.digerente.urinario…), costituiscono un importante linea di difesa contro la penetrazione dei germi nell’organismo, fissano il complemento per via alternativa.

  • IgD: sono le più ignote, non fissano il complemento e non attraversano la placenta, svolge classica funzione anticorporale.

  • IgE: sono lo 0.002% del totale sono importanti perché responsabili delle allergie, aumetano in presenza di infestazione di parassiti , o come la difesa per essi.


Diversità tra anticorpi:

2 teorie del passato che sono in contrappozizione tra loro.

  • Teoria della linea germinale: l’informazione genetica necessaria alla sintesi dei diversi anticorpi è presente in tutte le cellule dell’organismo.

  • Teoria della mutazione somatica: la linea germinale contiene le INFO genetiche per un numero limitato di Ig. Sono le mutazioni casuali a livello delle cellule progenitrici dei linfociti B che portano alla diversità necessaria tra i linfociti e al fatto che ogni cellula esprime l’informazione genetica per un solo anticorpo specifico.

Tutte e due hanno un fondo di verità ma:

La soluzione consiste essenzialemnte nel fatto che i geni che sono ingrado di esprimere la struttura degli anticorpi non si trovano come tali nel genoma delle cellule germinali.

, anzi chè contenere la serie completa dei geni per la sintesi delle innumerevoli proteine anticorpali gia strutturale, contengono un corredo di componenti piccoli e grandi di DNA (circa 300) per questi geni.

Reazione antigene e anticorpo:

l’unione tra antigene e corrispettivo anticorpo porta la formazione dell’immunocomplesso, ciò può avvenire sia dal vivo che in vitro, la sierologia è la disciplina che studia in vitro le relazioni tra antigene e anticorpo, l’unione che si instaura tra antigene e anticorpo è altamente specifico ed è regolato da forze di tipo fisico-chimico (legami non covalenti) che agiscono tra i determinanti dell’antigene (epitopi) e quelli dell anticorpo (paratopi), i legami sono deboli e non danno una reazione chimica, ma una coesione molto intima data anche dai reciproci siti attivi a incastro.

Tale legame può essere dissociato in particolari condizioni (PH – elettroliti – enzimi).

Le forze che rendono possibili tale unione sono essenzialmente:

  • Di natura coulombiana: di natura elettrostatica tra cariche elettriche di segno opposto.

  • Forze di wander wals: dovute alla polarizzazione di atomi che provocata dal campo elettrico degli atomi vicini.

  • Legami idrogeno: ponti elettrostatici tra atomi di idrogeno debolmente positivi e atomi parzialemnte negatividi altre molecole.

  • Legami idrofobici: una parte idrofilica e una idrofobica posso dare un legame a volte molto stabile.

Lo studio delle reazioni sierologiche si dividono in due fasi:

  1. Nella prima fase detta immunitaria si formano immuno complessi.

  2. Nella seconda invecie si formano aggragati di immuno complessi, che danno luogo a precipitati (in caso di antigeni solubili), o agglutinati in caso di antigeni corpuscolari o cellulari. Se l’antigene è un virus o un enzima o una tossina, si avra una neutralizzazione della sua attività biologica,


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