XVII. [Esopo e la padrona]


Quanto nuoccia dire sempre il vero.

Esopo, quando serviva una brutta femmina,
che imbrogliava tutto il giorno verniciandosi,
e prendeva vestiario, gioielli, oro, argento,
e non trovava chi la toccasse con un dito,
”E’ permesso con poche (parole)?, disse. “Di’. ” “Credo,
otterrai qualunque cosa, se avrai smesso la cosmesi,”
”Forse ti sembro un po’ migliore per me (stessa)?”
”Anzi, se non avrai dato, il tuo letto riposerà”
”Ma non riposeranno, rispose, i tuoi fianchi”;
ed ordinò che il chiacchierone fosse punito con bastonate.
Dopo poco un ladro prende una spilla d’argento.
Come fu detto alla donna che quella non appariva,
piena di furore chiama tutti, e promette dure
botte, se non avessero detto il vero.
”Minaccia altri; disse, non mi ingannerai, padrona;
sono stato colpito da sferze, perché poco fa ho detto il vero.”