XXVI. [La cornacchia e la pecora]


(Che) molti provocano i deboli e cedono ai forti.

L’odiosa cornacchia s’era seduta sopra una pecora;
ed avendola portata malvolentieri sul dorso ed a lungo,
”Se avessi fatto questo, disse, al cane dentato,
avresti pagato il fio.” Quella pessima in risposta:
”Disprezzi gli inermi, io stessa cedo ai forti;
so chi provocare, chi, falsa, blandire.
così protraggo per mille anni al vita.”