XXVII. [Socrate e lo schiavo cattivo]


(Che) nessuna maldicenza è più grave della coscienza.

Avendo detto male di Socrate uno schiavo malvagio,
che aveva sedotto la moglie del suo padrone,
e sapendo egli che ciò era noto ai circostanti,
”Piaci a te, disse, perché piaci a chi non devi;
ma non impunemente, perché non piaci a chi devi.”