XXVIII. [La lepre ed il contadino]


(Che) molti sono bravi a parole, sleali di cuore.

Mentre una lepre fuggiva con piede veloce un cacciatore
e vista da un contadino raggiungeva un cespuglio:
”Ti prego per i celesti e per tutte le tue speranze,
non indicarmi, contadino; niente di male ho mai fatto
a questo campo.” Ed il contadino:” Non temere;
nasconditi tranquilla.” E già il cacciatore che seguiva:
”Prego, contadino, forse che venne qui la lepre?”
”Venne, ma andò di qua a sinistra, e col cenno
mostra la parte destra. Il cacciatore frettoloso
non capì e si tolse dalla vista.
Allora così il contadino: “Hai qualche riconoscenza,
perché ti ho nascosta?” Certamente non rifiuto
di avere e rendere tantissime grazie alla lingua;
ma desidero che tu sia privato dei perfidi occhi.”