XXII. Fedro


Perché, Livore, pensi ora di giudicare?
Benchè dissimuli, tuttavia capisco bene.
Qualunque cosa penserà esser degno di memoria,
dirà (essere) di Esopo; se qualcosa sarà piaciuto meno,
a qualsiasi prezzo sosterrà inventato da me.
E voglio che sia confutato già ora con la mia risposta:
sia che quest’opera sia inetta sia da lodare,
egli scoprì, la nostra mano completò.
Ma continuiamo l’ordine proposto dell’impresa.