IV. Il cavallo ed il cinghiale


Il cavallo sedava dove era solito la sete,
mentre il cinghiale si voltolava, intorbidò il guado.
Di qui nacque una lite. Lo scalpitante, iratosi col selvaggio,
chiese l’aiuto dell’uomo; e sollevandolo sul dorso,
ritornò contro il nemico, lieto. Dopo che il cavaliere
uccise costui con le armi, così si racconta che abbia detto:
”Mi rallegro di aver portato aiuto alle tue preghiere;
infatti ho preso una preda ed ho imparato quanto tu sia utile.”
E così lo obbligò a sopportare le briglie malvolentieri.
Allora quello mesto: “ Mentre stupido cercavo
la vendetta di una piccola cosa, ho trovato la schiavitù.”
Questa favola ammonirà gli iracondi ad essere piuttosto
colpito che essere consegnato ad un altro.