Del più famoso matematico dell'antichità sappiamo assai poco, non il luogo di
nascita e solo approssimativamente l'epoca in cui è vissuto. Le notizie che lo
riguardano ci pervengono da testimonianze indirette e frammentarie ma
soprattutto dai suoi lavori. Delle molte opere che egli scrisse purtroppo più
della metà è andata perduta nel corso dei secoli. Egli trattò di aritmetica,
geometria, ottica, astronomia, musica, meccanica. La sua opera principale,
certamente il libro di matematica di maggior successo di tutti i tempi, è
costituita dai tredici volumi degli 'Elementi'. Nei primi 6 libri egli tratta di
questioni di geometria piana; nei seguenti tre di teoria dei numeri; nel X libro
tratta dei numeri irrazionali; negli ultimi tre di questioni di geometria
solida. Si tratta nel complesso di un capolavoro di rigore e precisione che
mantiene quasi del tutto intatto il suo valore dopo oltre duemila anni e che è
ancora oggi alla base dell'insegnamento della geometria nella scuola. L'aspetto
più interessante è l'uso sistematico e rigoroso [§] del metodo deduttivo, quel
particolare modo di ragiornare che ha poi costituito la vera forza della matematica nel corso dei secoli.